Coltivazione del Chayote con l’utilizzo di HORTOMALLAS® come spalliera



I viticci di chayote consentono alla pianta di arrampicarsi e quindi ricevere un maggiore irraggiamento solare.
Nella coltivazione del chayote (Sechium edule) possiamo ottenere una gestione migliore e una resa maggiore se si installa una rete a traliccio poiché questa cucurbitacea, essendo una pianta rampicante, sfrutta la rete come supporto per il suo sviluppo ottimale, in quanto a forma, spazio e colorazione del frutto. Il chayote è un ortaggio che si consuma molto nel Sudamerica, dove il mercato, soprattutto quello per l’esportazione, richiede alta qualità, in particolare che il frutto sia a forma di pera, abbia una buccia liscia, di colore verde chiaro, lungo 12-15 cm e con un peso compreso tra 300 e 500 g. Ecco perché si raccomanda l’impiego di tutori: poiché facilita il lavoro di potatura, la fertilizzazione, l’aerazione, i trattamenti per il controllo di parassiti come il ragno rosso, la mosca bianca, gli afidi e le larve e altre malattie. Inoltre la rete facilita la raccolta, senza stressare o danneggiare la pianta. Si stima che una pianta in buone condizioni di sviluppo possa produrre circa 250 frutti all’anno. Per esempio con 550 piante di chayote per ettaro è possibile produrre fino a 137.000 frutti di alta qualità e competitività commerciale.

Piantagione di Chayote con rete HORTOMALLAS®
Tutoraggio:
Il tutoraggio con traliccio viene applicato a diversi ortaggi come chayote, pomodoro, cetriolo e alcuni tipi di peperoncino, al fine di facilitare la manipolazione, migliorare la ventilazione e l’illuminazione su tutta la pianta ed evitare il contatto dei frutti con il suolo aumentando così la loro qualità. Quindici giorni dopo aver effettuato il trapianto, si guida la pianta lungo i fili di plastica della rete di sostegno, preventivamente disposta orizzontalmente o verticalmente su aste o pali di legno se la produzione è all’aperto; utilizzando strutture esistenti se si tratta di una coltivazione in serra. Questo lavoro dovrà essere svolto durante la fase di crescita e fino a circa 50 giorni dopo l’attecchimento delle piante.

